Le guide turistiche di Federagit Firenze, in collaborazione con Confesercenti Toscana, Confesercenti Firenze e con il contributo del Comune di Firenze, promuovono a partire dal 23 gennaio 2021 il progetto “FIRENZE INSOLITA? MEGLIO CON LA GUIDA!”
Si tratta di 55 visite guidate, gratuite per i partecipanti, su itinerari per conoscere, riscoprire una Firenze diversa, insolita.
Gli itinerari, rivolti a fiorentini e visitatori non fiorentini, sono ideati e condotti da guide professioniste abilitate a Firenze che aderiscono al progetto “Feel Florence” e promuovono il territorio mettendo in evidenza le curiosità, la storia oltre alle realtà economiche, storiche, tipiche ed artigianali.
Le visite guidate si svolgeranno, con gruppi di dimensioni contenute, nel rispetto delle specifiche linee guida nazionali e regionali previste per il contenimento del virus SARS-CoV-2 a cui tutti i partecipanti si dovranno attenere.
Gli interessati potranno iscriversi indicando fino a tre itinerari in ordine di gradimento decrescente nella scheda predisposta.
In base all’ordine di arrivo delle adesioni, delle preferenze indicate e dei posti disponibili saranno formati i gruppi per le visite guidate.
Ai partecipanti sarà inviata un’email di conferma con il punto di ritrovo previsto. In caso di impossibilità a partecipare si chiede di informare tempestivamente l’organizzazione, rispondendo all’email ricevuta, al fine di consentire la convocazione di ulteriori persone in lista di attesa.
Al fine di consentire la più ampia partecipazione possibile ciascuna persona potrà prendere parte a massimo due visite guidate del programma.
Le visite guidate si svolgeranno in italiano, salvo specifiche richieste da inviare a federagitfirenze@gmail.com.
Data la mole di adesioni già registrate non è più possibile aderire alle prime 25 visite guidate fino al 14 febbraio.
Per aderire alle visite programmate dal 18/02/2021 al 18/03/2021 cliccare su questo link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfeeO06NsnYOQrK1JLpVudl_KM1dpFLVS-xuu-O3KYxM6ssnQ/viewform?usp=sf_link
Alla fine della procedura il modulo invia un’email di mera conferma dell’avvenuta registrazione della richiesta di adesione. Se non dovesse arrivare alcuna email potrebbe essere dovuto ad un errore nella digitazione dell’indirizzo in fase di compilazione e pertanto deve essere corretto.
Nei giorni successivi arriveranno le email di conferma dell’assegnazione di una visita guidata o di impossibilità a soddisfare la richiesta inviata.
Sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/FederagitFirenze/ è possibile seguire tutti gli aggiornamenti dell’iniziativa
Gennaio 2021

http://www.samtheguide.com/
Vi piacerebbe sapere di più sugli stemmi delle famiglie fiorentine? Con questa passeggiata scoprirai il mondo affascinante e sconosciuto dell’araldica.
Cos’era uno stemma? E un’impresa? Come detective, percorreremo le strade e i quartieri fiorentini a caccia di stemmi e delle storie delle famiglie, che li hanno tramandati.
Ci incontreremo in piazza SS. Annunziata e ci dirigeremo poi verso San Lorenzo e il quartiere dei Medici. Da piazza Santa Maria Novella, percorrendo via de’ Tornabuoni, attraverseremo l’Arno con destinazione finale piazza Santo Spirito.
Medici, Pucci, Rucellai, Antinori, Tornabuoni, Strozzi, Frescobaldi, Capponi e molte altre famiglie saranno raccontate attraverso i simboli e i segni, che ancora oggi si nascondono tra le decorazioni dei palazzi.
https://www.instagram.com/lauraguideflorence/

Si parte da Ponte Vecchio per raggiungere il Forte Belvedere, salendo da Costa San Giorgio, dove in passato Galileo Galilei acquistò alcune case. La prossima tappa è Piazzale Michelangelo, famoso per il suo panorama. E più in su, la Basilica di San Miniato al Monte: la chiesa fiorentina la cui abside si illumina per prima alla luce dell’alba. Per i più audaci, non ci fermiamo. Il percorso può proseguire in direzione di Arcetri, dove in tempi più recenti, fu costruito l’Osservatorio Astrofisico, in memoria del padre della scienza moderna Galileo Galilei, che nella vicina Villa Il Gioiello visse fino alla fine della sua vita. Le colline di Firenze rientrano nel Patrimonio dell’umanità dell’Unesco, per la loro bellezza, la storia e per gli spettacolari panorami che si aprono verso la città.
https://danielagrigoli.it/

https://www.florence-jewish-tours.com/

Dopo una prima introduzione omaggeremo Giuseppe Poggi, architetto di Firenze Capitale, che volle fortemente la realizzazione di uno tra i più amati Giardini fiorentini, quello delle Rose, scrigno di magnifici fiori e di poetiche opere del grande maestro belga Folon, donate alla Città e qui felicemente collocate.
Passata la Porta a San Miniato e ricordando la tragica alluvione del 4 novembre 1966, della quale il quartiere rivela numerose tracce, proseguiremo per la Via di San Niccolò, nella storia della riva sinistra fiorentina, con lo sguardo rivolto a magnifiche botteghe artigiane come quella di Alessandro Dari, orafo, Sileno Cheloni e Lorenzo Villoresi, profumieri. Via de’Bardi ci accoglierà con le storie di antiche famiglie e palazzi, per poi ricordarci, da Piazza Santa Maria Soprarno, le orride mine che da qui in poi, verso Ponte Vecchio e fino a Piazza Pitti, mutarono per sempre il volto della Firenze diladdarno.
Via Guicciardini ci condurrà fino a Piazza Pitti e poi proseguiremo dallo Sdrucciolo – tra belle botteghe di argentieri, tessuti fiorentini, artigianato di qualità, in Piazza Santo Spirito. Qui incontreremo nuovamente Michelangelo, che trovò accoglienza tra le mura del convento agostiniano, per il quale realizzò, con gratitudine, il magnifico crocifisso in legno di tiglio riscoperto dalla storica dell’arte Margrit Lisner nel 1962.
Il percorso prende spunto da una ricerca inedita tra storia e magia sulla cappella Sassetti. Quale filo sottile unisce il Magnifico a Cosimo I? Come la leadership medicea giunge al potere assoluto? Cominceremo dagli esterni della “ex casa” repubblicana, Palazzo Vecchio, rimodellata dal granduca per proseguire lungo gli Uffizi, costeggiando il Corridoio Vasariano e Ponte Vecchio fino al culmine della visita nella basilica di Santa Trinita: la Cappella Sassetti affrescata dal Ghirlandaio, capolavoro del Rinascimento fiorentino. Se con lo sguardo ad alcuni elementi simbolici posti da Cosimo I in esterno a Palazzo Vecchio si introduce l’atteggiamento mediceo di fronte al simbolo, gli ospiti davanti alla cappella gentilizia sono chiamati a comprenderne l’origine attraverso un’inedita chiave di lettura: l’opera funeraria commissionata da Sassetti, fedele mediceo da tre generazioni, viene concepita come un talismano magico per il verificarsi di un evento che di fatto si realizza 30 anni dopo.
https://www.mariogesu.com/
L’itinerario a piedi parte dalla cosiddetta “casa di Dante”, prosegue verso la Chiesa di Santa Margherita di Antiochia, poi la sede dell’Arte dei Giudici e Notai, il cortile di Palazzo Vecchio, e poi via, a scoprire quelle torri in cui hanno vissuto quelle famiglie i cui nomi si ritrovano nella Commedia; famiglie che si sono odiate e sono state in lotta perenne fra loro, molte volte vivendo veramente a pochissimi metri di distanza l’una dall’altra. Guelfi e Ghibellini, e poi Guelfi Bianchi e Guelfi Neri: attraverso le torri dei Cerchi, Donati, Della Bella, Galigai, e poi la Piazza di Sant’Elisabetta, arriviamo alla Piazza del Duomo che sarà l’ultima tappa del nostro percorso, dove “il bel San Giovanni”, luogo del battesimo di Dante, verrà illustrato, ancora una volta, in modo inconsueto. Proprio in mezzo ai luoghi danteschi avremo anche l’opportunità di vedere alcune delle botteghe artigiane tradizionali di Firenze, non molto diverse da quelle che poteva frequentare il nostro Dante, in una Firenze organizzata in Sestieri e governata dai rappresentanti detti “Priori” di quelle organizzazioni commerciali e politiche dette Arti Maggiori e Arti Minori.
Fabiana Bisa
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Firenze divenne, dopo la metà dell’Ottocento, una delle mete preferite dagli stranieri, soprattutto inglesi e americani. I personaggi di cultura cercavano nelle strade della città, i ricordi della splendida stagione del Rinascimento e per vivere ancora più in sintonia con i secoli antichi, si stabilivano nelle ville in collina che le nobili famiglie fiorentine offrivano in affitto. Scrittori, poeti, artisti, personaggi del mondo culturale straniero popolavano le maestose dimore situate sulla collina di Bellosguardo e molto spesso le sceglievano come sfondo dei loro scritti o delle loro pitture. Passeggiare a Bellosguardo è scoprire queste figure eccezionali: romanzieri, pittori e pittrici, poeti e poetesse, rivivono anche attraverso la lettura di brani letterari che evocano l’atmosfera di un’epoca straordinaria, quando vivere a Firenze significava vivere nel Rinascimento.
Pauline Pruneti
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La visita inizierà parlando dei ponti di Firenze e del fiume Arno, grande protagonista dell’ ascesa economica della città. Inizieremo da Ponte alle Grazie, ampiamente rimaneggiato nell’ 800 prima della distruzione da parte delle mine naziste. Parleremo dei lungarni ed inizieremo ad avvicinarsi a P.zza Demidoff per scoprire chi fosse questa famiglia russa che scelse Firenze come sua seconda patria.
Ci addentreremo in via San Niccolò (dopo aver sbirciato nelle botteghe di alcuni artigiani) ed inizieremo ad avvistare la mole della porta San Niccolò, una delle porte delle mura trecentesche sopravvissute in tutto il suo splendore.
Arrivati alla porta si iniziano a vedere le rampe del Poggi, connubio di architettura e natura, che rendono così elegante la collina.
Il recente restauro delle rampe le ha restituite alla loro bellezza che potremo ammirare avviandosi verso il Piazzale per una vista ristoratrice sulla città.
Termineremo a San Miniato al Monte con visita anche dell’ interno, per vedere il pavimento marmoreo, la cripta con i resti del santo, il tempietto rinascimentale voluto da Piero il Gottoso. Vi parlerò della storia di Miniato e di un altro santo così importante per Firenze e per la nascita di un ordine ancora oggi esistente.
Vi aspetto !
Antonio Bencistà
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Da piazza delle Cure risaliamo per un tratto il Mugnone e percorriamo via Boccaccio costeggiando Villa Benelli e Villa Schifanoia per raggiungere San Domenico e la Badia Fiesolana, tutte strade un tempo percorse da celebri personalità fra cui Boccaccio, la regina Vittoria e il giovane Palazzeschi. Dopo una breve pausa caffè, ci inoltriamo per la via Vecchia Fiesolana e, passando accanto ai Riposo dei Vescovi, raggiungiamo Villa Medici per ammirarla da diversi punti di vista. Ritorneremo verso piazza delle Cure passando per via di Camerata e via della Piazzola costeggiando alcune ville appartenute un tempo ai Salviati e in cui soggiornarono illustri personaggi, fra cui anche Dante Alighieri.
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Una meravigliosa passeggiata alla scoperta del ruolo importantissimo dell’acqua a Firenze: partendo dal nostro fiume Arno, croce e delizia per i fiorentini, risaliremo la collina verso il Piazzale Michelangelo per ammirare le Rampe appena restaurate, prodigio architettonico legato all’elemento Acqua e infine giungeremo sulla sommità del colle di San Miniato, gemma incastonata nel panorama fiorentino.
L’Acqua sarà il nostro filo conduttore in questa scoperta della città.
L’Arno per noi fiorentini ha da sempre rappresentato un’ inesauribile fonte di vita, ma anche di morte. Vita, perchè la nostra ricchezza è dovuta anche ai commerci che attraverso l’Arno ci hanno messo in contatto col mondo e morte, per le tante, troppe alluvioni avvenute nel corso dei secoli.
Partiremo dal Ponte Vecchio, la sua storia e quella della città dalla sua fondazione romana ai tempi odierni; scopriremo i Lungarni, creati durante Firenze Capitale, i palazzi Signorili che vi si affacciano, la storia dei Ponti, il fiume come mezzo di trasporto e di lavoro.
Ci inoltreremo nello spumeggiante Quartiere di San Niccolò, con le sue botteghe artigiane e la sua vita pulsante.
Giunti in Piazza Poggi, conosceremo questo incredibile architetto, progettista della città di Firenze, responsabile del più grande progetto di cambiamento che ha interessato la città alla fine dell’800 – attraverso la sua idea più innovativa, le Rampe, recentemente restaurate, apprezzeremo come l’Acqua e la Natura sono state la base della sua idea architettonica di messa in sicurezza della collina, da secoli a rischio idro-geologico, e il risultato è semplicemente meraviglioso!
Godendo di una vista unica al mondo, renderemo ancora omaggio a questo grande architetto camminando sul “suo” Piazzale panoramico più famoso, dedicato al divino Michelangelo – arriveremo infine al punto più alto del suo progetto, la splendida Basilica di San Miniato, una delle più antiche di Firenze, che domina la città dal 1018.
San Miniato non verrà sacrificata dagli ammodernamenti di Firenze Capitale, al contrario ne diventerà la vera ciliegina sulla torta, una gemma incastonata sulla collina.
Una passeggiata energica per gli amanti di storia, arte, natura e panorami mozzafiato.
https://www.instagram.com/elaizatour/
Febbraio 2021
Vi siete mai chiesti quando, dove e perché nasce Firenze? Questo viaggio a ritroso tra memoria e rovine della millenaria Florentia vi permetterà di scoprirlo. Attraverseremo luoghi ben noti a tutti, quali Piazza della Repubblica, via del Proconsolo e Piazza della Signoria ma li guarderemo stavolta con occhi nuovi. Li vedremo con lo sguardo degli antichi Romani che qui vivevano e, per vivere, qui costruirono le loro incredibili architetture delle quali ancora oggi ci restano segni tangibili; uno per tutti è la forma delle strade intorno a Santa Croce, così curve poiché sopra e sotto a queste fu costruito l’anfiteatro romano/fiorentino.
Gli anni fra il 59 a.C., anno di fondazione romana, e il 100 d.C. segnarono un incredibile sviluppo della città e posero al contempo le basi di quella che sarebbe stata la fioritura, economica e sociale, dei secoli a venire.
Cristiano Papi
https://michelozzoandfriendsblog.wordpress.com/2020/04/14/firenze-romana-la-citta-come-era-al-tempo-della-fondazione/
La parte della città che si sviluppa diladdarno non nacque seguendo un piano, ma fu il frutto del caso. Il nuovo borgo si addossò all’unico ponte che collegava le due sponde del fiume Arno, lungo le direttrici di due strade etrusche che permisero l’arrivo di pellegrini e mercanti. Fu così che una comunità greco-siriaca si stabilì fuori dalle mura, introducendo il cristianesimo in città e lasciando testimonianze visibili ancora oggi.
Se fino al medioevo questa zona era luogo di residenza di classi popolari composte prevalentemente da tessitori, navicellai, legnaioli e lavoratori dei mulini, a partire dal XIII sec si trasferirono qui importanti famiglie fiorentine come i Capponi, i Guicciardini, i Belfredelli e i Brancacci. Nel 1400 arrivarono molti ricchi mercanti e costruirono i loro eleganti palazzi nei dintorni della piazza principale, finchè nel XVI sec anche la famiglia Medici decise di trasfersi a Palazzo Pitti. Tutto questo aumentò il divario tra abitazioni patrizie e semplici case popolari, spesso costruite dai religiosi vicino ai loro complessi monastici e date a pigione alle famiglie meno abbienti.
Così la parte della città diladdarno -soprattutto la zona di San Frediano- fu caratterizzata per secoli da un’identità popolare molto forte e nel Novecento questa caratteristica venne immortalata dalla penna di Vasco Pratolini e dai dipinti di Ottone Rosai. Negli ultimi decenni il quartiere ha assistito ad un processo di gentrificazione, diventando una delle zone più vive e interessanti della città, pur mantenendo intatta la sua atmosfera. Insieme scopriremo tutto questo!
Angela Buriani
https://www.instagram.com/visitflorencewithangela/
Una passeggiata alla scoperta delle storie di Firenze e dei suoi angoli più suggestivi, sulle orme di cospiratori, redentori e criminali di tutte le epoche. La città di Firenze nota per le sue bellezze, per le piazze ricche di opere d’arte, per i monumenti imponenti e per i sontuosi palazzi ci mostrerà il suo lato oscuro. Ci imbatteremo in racconti di storie di crimini e congiure, di condanne e punizioni che hanno avuto luogo nei vicoli bui e fatiscenti dei quartieri poveri così come nei ricchi ambienti delle famiglie abbienti, in un Medioevo brulicante e violento ma anche nell’elegante e colto Rinascimento. Oltre a uomini famosi come Dante Alighieri, Lorenzo de’ Medici e Niccolò Machiavelli, ci accompagneranno lungo il nostro percorso anche cittadini meno noti. Vedremo i luoghi che sono stati teatro degli eventi più celebri menzionati nei libri di storia, come la lotta tra Guelfi e Ghibellini e la congiura dei Pazzi, ma avremo modo di soffermarci anche su altre storie che in passato hanno tolto il sonno ai fiorentini. Storie di odio e di vendetta, di crimini e soprusi, ma anche di amore e di giustizia, storie di tempi in cui la giustizia non sempre trionfava e in cui il destino era spesso avverso.
Patrizia Bianchi
https://theflorencetourguide.com/
Dai tempi più antichi l’uomo si è messo in cammino per raggiungere mete e obiettivi, per migliorare la sua condizione, per portare un messaggio, a volte per conquistare nuove terre, altre per acquisire nuove conoscenze o incrementare i propri affari. Altre volte il viaggio è stato solo immaginario ma non per questo meno affascinante e rivoluzionario.
Le strade e i monumenti di Firenze ci raccontano le storie di personaggi che con il loro viaggiare hanno lasciato un segno: fondatori di ordini religiosi, crociati, mercanti, poeti e scrittori, esploratori e navigatori, artisti o semplicemente sognatori.
Per le vie del centro si incontrano anche i segni di importanti realtà cittadine che viaggiando nel tempo sono giunte a noi da lontano.
Da Piazza Santa Croce a Piazza Ognissanti a braccetto con Dante, Stendhal, Pazzino de’ Pazzi, Giovanni da Verrazzano, Vespucci, Gucci, Ferragamo e molti altri più o meno noti, un viaggio a pochi passi da casa.
Patrizia Vigiani
https://www.facebook.com/PatriziaVigianiGuideinFlorence
Se si accede al centro storico di Firenze dalla Porta a San Gallo di colpo lo sguardo si restringe, lasciandosi alle spalle lo spazio ampio e simmetrico di piazza della Libertà imbocchiamo una strada di pietra, stretta e profonda.
Stiamo entrando nella città medievale attraverso l’antico cardo romano, la strada antica che insieme al decumano stava alla base dello sviluppo urbanistico di ogni città dell’Impero.
La via San Gallo, passaggio privilegiato per chi arrivava a Firenze dal nord, era per questa sua funzione strategica una strada molto frequentata e ambita: lungo il suo tracciato durante il Medioevo sono sorti ospedali, conventi, oratori e sedi di congregazioni religiose. Se ne contano almeno venti! Ma anche palazzi di nobili famiglie e sedi di prestigiose attività artigianali. Anche i Medici scelsero quest’area come luogo strategico per la loro ascesa. La chiesa e il monastero di San Marco, nella piazza che si raggiunge allontanandosi appena un po’ da via San Gallo, sotto l’influenza della celebre famiglia, crebbero di importanza e di prestigio.
Sarà divertente e sorprendente il romanzo suscitato da un numero incredibile di testimonianze storiche e artistiche, concentrate in così poche centinaia di metri.
Scoprirete che anche i fiorentini hanno avuto la gloria, superba in verità, di un arco di trionfo e per di più di dimensioni impressionanti, oppure che il primo ospedale psichiatrico di Firenze si trovava proprio in via San Gallo o che in uno dei tantissimi monasteri lungo la via, le donne “scomode” di casa Medici venivano confinate, quando i loro comportamenti, scelte o costumi, rischiavano di danneggiare il prestigio pubblico della potente casata. Vedremo anche delle attività artigianali che qui ancora resistono e vi racconterò dell’affascinante e ancora viva tradizione dell’artigianato artistico fiorentino.
Non resta che lasciarsi guidare indietro nel tempo lungo un percorso su cui affacciano i racconti dei secoli, sotto forma di facciate, tabernacoli venerati, stemmi orgogliosi, botteghe artigiane e ogni altro simbolo fiorentino dell’ingegno, della fede e del potere.
Rubina Tuliozi
https://www.facebook.com/scoprifirenzeconRubina
In una città colma di cultura e di bellezze, emergono discrete e quasi invisibili, tracce e memorie di donne: di storia e leggenda, anonime o di potere, votate alla musica o al sentimento, alla poesia, al coraggio, fonte di ispirazione o mistiche ispirate. Insomma, un filo rosa che si dipana per piazze, palazzi, vicoli, cortili, giardini e che noi seguiremo di qua e di là d’Arno. Ben lungi da un dietro le quinte di una storia declinata al maschile, scintillerà come trama silenziosa che pazientemente, a suon di scandali, rivoluzioni, santificazioni ha scritto grandi pagine di attualità e progresso, fuori e dentro le mura domestiche.
Una luce su un patrimonio da valorizzare, orgoglio della nostra città.
Francesca Ermini
https://www.facebook.com/francesca.nuvola.69
Il Tour propone la visita guidata in esterno presso i luoghi che hanno accolto ed ispirato musicisti, scrittori, poeti e pittori, ospiti di una Firenze dove composero alcune delle loro opere più famose.
Attraverso la descrizione dei Palazzi dove furono ospitati, la storia, gli aneddoti e la lettura di alcuni brani scelti, scopriremo anche una Firenze intellettuale.
La partenza è prevista da P.za San Marco, uno dei luoghi simbolo del potere della famiglia Medici, per proseguire lungo via Cavour dove una lapide ricorda il soggiorno fiorentino di Gioacchino Rossini e la sede del Caffè Michelangelo, primo Caffè letterario fiorentino.
Sapremo che Mozart fu invitato giovanissimo a suonare al cospetto del Granduca di Toscana, per poi giungere in P.za S. Trinita e ammirare la Sede originaria del Gabinetto Vieusseux, luogo di incontro di esponenti della cultura italiana ed europea.
Ammiremo in seguito i luoghi che hanno accolto Alessandro Manzoni e la sua famiglia, Vittorio Alfieri e in Piazza Pitti la casa che ospitò Dostoevskij.
E’ prevista una sosta senza ingresso presso la Galleria Pitti Mosaici, dove ancora oggi, esperti artigiani usano la tecnica del commesso fiorentino, continuando una tradizione promossa dalla famiglia Medici.
Il Tour terminerà in via Romana presso la pensione Annalena che ospitò Carlo Levi ed Eugenio Montale.
Cristina Masi
Sapevate che il Lungarno del Tempio deve il suo nome alla presenza dei Templari nella zona dove poi i francescani hanno fondato la basilica che dà il nome al quartiere?
E che quest’aera era la più importante per la produzione della lana, come del resto ci ricordano via delle Conce o Corso dei Tintori?
In realtà si tratta di un piccolo quartiere situato a sud-est del centro storico. Piccolo sì ma decisamente interessante dove si trova la famosa chiesa di Santa Croce che racchiude tombe di personaggi illustri. Davanti alla basilica francescana si disputano ancora oggi le infervorate partite del Calcio Storico, tradizione che risale al 17 febbraio 1530 quando i giovani soldati si allenavano corpo a corpo per essere pronti a sfidare i soldati dell’Imperatore Carlo V, che mirava a sottomettere la debole Repubblica Fiorentina. Il premio singolare oggi come allora? Una vitella di razza chianina, oltre al più importante trono sportivo della città.
A pochi metri dalla piazza si trovava l’anfiteatro romano, al di fuori di una delle mura cittadine medievali, ed infatti alcune strade come via Torta, ricalcano il perimetro dell’antica struttura romana, un vero e proprio colosseo che pare potesse contenere fino a 20.000 spettatori!
Facendo un bel balzo in avanti nel tempo c’imbattiamo nella storia di via dei Lavatoi oppure del perso carcere delle Stinche, sostituito da una sala per spettacoli equestri prima e dal Teatro Verdi poi.
Passando per via de’ Malcontenti, parleremo di come il quartiere di Santa Croce sia stato minuziosamente descritto da Vasco Pratolini come povero e popolano, con muri piene di crepe, facciate rese sporche e grigie dal tempo e biancheria lisa appesa alle finestre. Ma la strada si chiamava così già da secoli prima perché era l’ultima strada percorsa dai condannati a morte prima d’arrivare all’attuale piazza Beccaria dove avvenivano le esecuzioni. Non lontano da qui il complesso del Carcere delle Murate, interessante esempio di recupero architettonico urbano.
Questo affascinante itinerario ci permette di scoprire sinergie tra arte e storia, tradizione ed artigianato passeggiando in un incantevole e vivace quartiere che sa stare al passo con i tempi pur mantenendo una propria personalità.
Silvia Ponticelli
https://www.guidedflorence.com/
Da Piazza della Repubblica (il Vecchio Ghetto) a Piazza d’Azeglio (la Nuova Sinagoga), passando da Via delle Oche, Via dell’Oriuolo, Ospedale di Santa Maria Nuova, Rotonda Brunelleschi fino a raggiungere la Sinagoga: un excursus sulla storia degli ebrei a Firenze dagli “inizi” all’800 strettamente legato al Risanamento e alla Rivalutazione urbanistica con focus sul quartiere della Mattonaia e Piazza d’Azeglio. Quanto Firenze è cambiata nel corso dei secoli; quanto gli ebrei hanno contribuito al risanamento della città; quanto i palazzi della piazza D’azeglio raccontano una storia poco conosciuta, quanto gli edifici religiosi di entrambe le religioni, ebraica e Cristina, siano stati toccati dal risanamento; quante le opportunità che si sono venute a creare.
Serena Barbetta
https://www.eliteitalianguides.com/
Il percorso prende avvio dai luoghi in cui è documenta la presenza delle carceri più antiche di Firenze (torredella Pagliazza, le burella del teatro romano, torre di Arnolfo) e prosegue fino al Bargello e poi al teatro Verdi dove un tempo si ergeva il carcere delle Stinche. Da qui, percorrendo una parte tragitto che conduceva i condannati a morte al patibolo, si giunge alle Murate. Il percorso si conclude con la visita della sezione del carcere duro delle Murate.
Francesca Carboni Righi
https://www.conoscifirenze.it/index.php
Una passeggiata alla scoperta di curiosità.
Firenze offre non solo le meraviglie dei suoi monumenti e dei suoi musei ma anche quelle delle sue strade, quei palazzi e quelle piazze che nascondono lo Spirito della Firenze passata che, una volta richiamato, non scorderete più. Questo tour vi farà sbirciare dalle “finestre” che si aprono non su un altro spazio ma su un altro tempo. Scoprirete gli eventi e i personaggi che vi faranno conoscere più intimamente la città e il suo passato: i primi ospedali, i grandi navigatori, i palazzi e le loro architetture, la storia di un furto, di un’ingiustizia politica, quella di uno scandalo e tanto altro.
Il tour partirà da Piazza Ognissanti e finirà in Oltrarno.
Lucia Lazic
https://www.eliteitalianguides.com/
Firenze: riscoprire i luoghi che dal passato arrivano a noi, passeggiando per i “chiassi” e le vie del centro, immersi nell’arte, nella storia, nell’architettura.
Andremo sulle tracce di coloro che l’hanno abitata, e di quelli che ancora nel presente la rendono viva, raccontando aneddoti, storie, leggende, tramandate di generazione in generazione.
Passeggeremo davanti ai palazzi vissuti dai nobili, dai banchieri, davanti a musei che custodiscono gelosamente la storia dell’Uomo e “la Bellezza” che è stato capace di creare; attraverseremo le piazze con le loro fontane circondate da statue.
Il fiume Arno, come nastro d’argento, legherà questi racconti.
Tutto ci ricorderà la potenza della famiglia Medici che per tre secoli ha governato Firenze.
Un invito a guardare il bello che che ci circonda anche con gli occhi dell’anima.
Emilia Piscitelli
https://www.instagram.com/emiliaflorencetour/
Quando si parla della storia si parla sempre dei grandi uomini che l’hanno fatto, ma la storia è stata fatta anche da grandi, grandissime donne.
La nostra passeggiata ci porterà nei luoghi dove hanno vissuto o dove sono sepolte alcune delle più grandi donne di Firenze, coloro che non hanno solo calcato la scena come coprotagoniste ma che la storia l’hanno fatta grazie alle loro scelte e alle loro idee.
Incontreremo granduchesse, poetesse, artiste e popolane, Firenze è diventata grande grazie a tutte loro.
Francesca Meoni
https://www.facebook.com/Francesca-Meoni-Florence-Guide-166932817185161/
Un itinerario alla scoperta della nuova citta ad ovest del centro storico cittadino, includendo il parco delle Cascine che si trova tra il quartiere città giardino dell’Isolotto vecchio e la nuova zona di Novoli, area ex-Fiat e Palazzo di Giustizia
Leonardo Lapo Bianchi
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Una meravigliosa passeggiata alla scoperta del ruolo importantissimo dell’acqua a Firenze: partendo dal nostro fiume Arno, croce e delizia per i fiorentini, risaliremo la collina verso il Piazzale Michelangelo per ammirare le Rampe appena restaurate, prodigio architettonico legato all’elemento Acqua e infine giungeremo sulla sommità del colle di San Miniato, gemma incastonata nel panorama fiorentino.
L’Acqua sarà il nostro filo conduttore in questa scoperta della città.
L’Arno per noi fiorentini ha da sempre rappresentato un’ inesauribile fonte di vita, ma anche di morte. Vita, perchè la nostra ricchezza è dovuta anche ai commerci che attraverso l’Arno ci hanno messo in contatto col mondo e morte, per le tante, troppe alluvioni avvenute nel corso dei secoli.
Partiremo dal Ponte Vecchio, la sua storia e quella della città dalla sua fondazione romana ai tempi odierni; scopriremo i Lungarni, creati durante Firenze Capitale, i palazzi Signorili che vi si affacciano, la storia dei Ponti, il fiume come mezzo di trasporto e di lavoro.
Ci inoltreremo nello spumeggiante Quartiere di San Niccolò, con le sue botteghe artigiane e la sua vita pulsante.
Giunti in Piazza Poggi, conosceremo questo incredibile architetto, progettista della città di Firenze, responsabile del più grande progetto di cambiamento che ha interessato la città alla fine dell’800 – attraverso la sua idea più innovativa, le Rampe, recentemente restaurate, apprezzeremo come l’Acqua e la Natura sono state la base della sua idea architettonica di messa in sicurezza della collina, da secoli a rischio idro-geologico, e il risultato è semplicemente meraviglioso!
Godendo di una vista unica al mondo, renderemo ancora omaggio a questo grande architetto camminando sul “suo” Piazzale panoramico più famoso, dedicato al divino Michelangelo – arriveremo infine al punto più alto del suo progetto, la splendida Basilica di San Miniato, una delle più antiche di Firenze, che domina la città dal 1018.
San Miniato non verrà sacrificata dagli ammodernamenti di Firenze Capitale, al contrario ne diventerà la vera ciliegina sulla torta, una gemma incastonata sulla collina.
Una passeggiata energica per gli amanti di storia, arte, natura e panorami mozzafiato.
https://www.instagram.com/elaizatour/
Il percorso prende spunto da una ricerca inedita tra storia e magia sulla cappella Sassetti. Quale filo sottile unisce il Magnifico a Cosimo I? Come la leadership medicea giunge al potere assoluto? Cominceremo dagli esterni della “ex casa” repubblicana, Palazzo Vecchio, rimodellata dal granduca per proseguire lungo gli Uffizi, costeggiando il Corridoio Vasariano e Ponte Vecchio fino al culmine della visita nella basilica di Santa Trinita: la Cappella Sassetti affrescata dal Ghirlandaio, capolavoro del Rinascimento fiorentino. Se con lo sguardo ad alcuni elementi simbolici posti da Cosimo I in esterno a Palazzo Vecchio si introduce l’atteggiamento mediceo di fronte al simbolo, gli ospiti davanti alla cappella gentilizia sono chiamati a comprenderne l’origine attraverso un’inedita chiave di lettura: l’opera funeraria commissionata da Sassetti, fedele mediceo da tre generazioni, viene concepita come un talismano magico per il verificarsi di un evento che di fatto si realizza 30 anni dopo.
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Da piazza delle Cure risaliamo per un tratto il Mugnone e percorriamo via Boccaccio costeggiando Villa Benelli e Villa Schifanoia per raggiungere San Domenico e la Badia Fiesolana, tutte strade un tempo percorse da celebri personalità fra cui Boccaccio, la regina Vittoria e il giovane Palazzeschi. Dopo una breve pausa caffè, ci inoltriamo per la via Vecchia Fiesolana e, passando accanto ai Riposo dei Vescovi, raggiungiamo Villa Medici per ammirarla da diversi punti di vista. Ritorneremo verso piazza delle Cure passando per via di Camerata e via della Piazzola costeggiando alcune ville appartenute un tempo ai Salviati e in cui soggiornarono illustri personaggi, fra cui anche Dante Alighieri.
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L’itinerario a piedi parte dalla cosiddetta “casa di Dante”, prosegue verso la Chiesa di Santa Margherita di Antiochia, poi la sede dell’Arte dei Giudici e Notai, il cortile di Palazzo Vecchio, e poi via, a scoprire quelle torri in cui hanno vissuto quelle famiglie i cui nomi si ritrovano nella Commedia; famiglie che si sono odiate e sono state in lotta perenne fra loro, molte volte vivendo veramente a pochissimi metri di distanza l’una dall’altra. Guelfi e Ghibellini, e poi Guelfi Bianchi e Guelfi Neri: attraverso le torri dei Cerchi, Donati, Della Bella, Galigai, e poi la Piazza di Sant’Elisabetta, arriviamo alla Piazza del Duomo che sarà l’ultima tappa del nostro percorso, dove “il bel San Giovanni”, luogo del battesimo di Dante, verrà illustrato, ancora una volta, in modo inconsueto. Proprio in mezzo ai luoghi danteschi avremo anche l’opportunità di vedere alcune delle botteghe artigiane tradizionali di Firenze, non molto diverse da quelle che poteva frequentare il nostro Dante, in una Firenze organizzata in Sestieri e governata dai rappresentanti detti “Priori” di quelle organizzazioni commerciali e politiche dette Arti Maggiori e Arti Minori.
Fabiana Bisa
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Vi siete mai chiesti quando, dove e perché nasce Firenze? Questo viaggio a ritroso tra memoria e rovine della millenaria Florentia vi permetterà di scoprirlo. Attraverseremo luoghi ben noti a tutti, quali Piazza della Repubblica, via del Proconsolo e Piazza della Signoria ma li guarderemo stavolta con occhi nuovi. Li vedremo con lo sguardo degli antichi Romani che qui vivevano e, per vivere, qui costruirono le loro incredibili architetture delle quali ancora oggi ci restano segni tangibili; uno per tutti è la forma delle strade intorno a Santa Croce, così curve poiché sopra e sotto a queste fu costruito l’anfiteatro romano/fiorentino.
Gli anni fra il 59 a.C., anno di fondazione romana, e il 100 d.C. segnarono un incredibile sviluppo della città e posero al contempo le basi di quella che sarebbe stata la fioritura, economica e sociale, dei secoli a venire.
Cristiano Papi
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Dai tempi più antichi l’uomo si è messo in cammino per raggiungere mete e obiettivi, per migliorare la sua condizione, per portare un messaggio, a volte per conquistare nuove terre, altre per acquisire nuove conoscenze o incrementare i propri affari. Altre volte il viaggio è stato solo immaginario ma non per questo meno affascinante e rivoluzionario.
Le strade e i monumenti di Firenze ci raccontano le storie di personaggi che con il loro viaggiare hanno lasciato un segno: fondatori di ordini religiosi, crociati, mercanti, poeti e scrittori, esploratori e navigatori, artisti o semplicemente sognatori.
Per le vie del centro si incontrano anche i segni di importanti realtà cittadine che viaggiando nel tempo sono giunte a noi da lontano.
Da Piazza Santa Croce a Piazza Ognissanti a braccetto con Dante, Stendhal, Pazzino de’ Pazzi, Giovanni da Verrazzano, Vespucci, Gucci, Ferragamo e molti altri più o meno noti, un viaggio a pochi passi da casa.
Patrizia Vigiani
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La parte della città che si sviluppa diladdarno non nacque seguendo un piano, ma fu il frutto del caso. Il nuovo borgo si addossò all’unico ponte che collegava le due sponde del fiume Arno, lungo le direttrici di due strade etrusche che permisero l’arrivo di pellegrini e mercanti. Fu così che una comunità greco-siriaca si stabilì fuori dalle mura, introducendo il cristianesimo in città e lasciando testimonianze visibili ancora oggi.
Se fino al medioevo questa zona era luogo di residenza di classi popolari composte prevalentemente da tessitori, navicellai, legnaioli e lavoratori dei mulini, a partire dal XIII sec si trasferirono qui importanti famiglie fiorentine come i Capponi, i Guicciardini, i Belfredelli e i Brancacci. Nel 1400 arrivarono molti ricchi mercanti e costruirono i loro eleganti palazzi nei dintorni della piazza principale, finchè nel XVI sec anche la famiglia Medici decise di trasfersi a Palazzo Pitti. Tutto questo aumentò il divario tra abitazioni patrizie e semplici case popolari, spesso costruite dai religiosi vicino ai loro complessi monastici e date a pigione alle famiglie meno abbienti.
Così la parte della città diladdarno -soprattutto la zona di San Frediano- fu caratterizzata per secoli da un’identità popolare molto forte e nel Novecento questa caratteristica venne immortalata dalla penna di Vasco Pratolini e dai dipinti di Ottone Rosai. Negli ultimi decenni il quartiere ha assistito ad un processo di gentrificazione, diventando una delle zone più vive e interessanti della città, pur mantenendo intatta la sua atmosfera. Insieme scopriremo tutto questo!
Angela Buriani
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Sapevate che il Lungarno del Tempio deve il suo nome alla presenza dei Templari nella zona dove poi i francescani hanno fondato la basilica che dà il nome al quartiere?
E che quest’aera era la più importante per la produzione della lana, come del resto ci ricordano via delle Conce o Corso dei Tintori?
In realtà si tratta di un piccolo quartiere situato a sud-est del centro storico. Piccolo sì ma decisamente interessante dove si trova la famosa chiesa di Santa Croce che racchiude tombe di personaggi illustri. Davanti alla basilica francescana si disputano ancora oggi le infervorate partite del Calcio Storico, tradizione che risale al 17 febbraio 1530 quando i giovani soldati si allenavano corpo a corpo per essere pronti a sfidare i soldati dell’Imperatore Carlo V, che mirava a sottomettere la debole Repubblica Fiorentina. Il premio singolare oggi come allora? Una vitella di razza chianina, oltre al più importante trono sportivo della città.
A pochi metri dalla piazza si trovava l’anfiteatro romano, al di fuori di una delle mura cittadine medievali, ed infatti alcune strade come via Torta, ricalcano il perimetro dell’antica struttura romana, un vero e proprio colosseo che pare potesse contenere fino a 20.000 spettatori!
Facendo un bel balzo in avanti nel tempo c’imbattiamo nella storia di via dei Lavatoi oppure del perso carcere delle Stinche, sostituito da una sala per spettacoli equestri prima e dal Teatro Verdi poi.
Passando per via de’ Malcontenti, parleremo di come il quartiere di Santa Croce sia stato minuziosamente descritto da Vasco Pratolini come povero e popolano, con muri piene di crepe, facciate rese sporche e grigie dal tempo e biancheria lisa appesa alle finestre. Ma la strada si chiamava così già da secoli prima perché era l’ultima strada percorsa dai condannati a morte prima d’arrivare all’attuale piazza Beccaria dove avvenivano le esecuzioni. Non lontano da qui il complesso del Carcere delle Murate, interessante esempio di recupero architettonico urbano.
Questo affascinante itinerario ci permette di scoprire sinergie tra arte e storia, tradizione ed artigianato passeggiando in un incantevole e vivace quartiere che sa stare al passo con i tempi pur mantenendo una propria personalità.
Silvia Ponticelli
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Il Tour propone la visita guidata in esterno presso i luoghi che hanno accolto ed ispirato musicisti, scrittori, poeti e pittori, ospiti di una Firenze dove composero alcune delle loro opere più famose.
Attraverso la descrizione dei Palazzi dove furono ospitati, la storia, gli aneddoti e la lettura di alcuni brani scelti, scopriremo anche una Firenze intellettuale.
La partenza è prevista da P.za San Marco, uno dei luoghi simbolo del potere della famiglia Medici, per proseguire lungo via Cavour dove una lapide ricorda il soggiorno fiorentino di Gioacchino Rossini e la sede del Caffè Michelangelo, primo Caffè letterario fiorentino.
Sapremo che Mozart fu invitato giovanissimo a suonare al cospetto del Granduca di Toscana, per poi giungere in P.za S. Trinita e ammirare la Sede originaria del Gabinetto Vieusseux, luogo di incontro di esponenti della cultura italiana ed europea.
Ammiremo in seguito i luoghi che hanno accolto Alessandro Manzoni e la sua famiglia, Vittorio Alfieri e in Piazza Pitti la casa che ospitò Dostoevskij.
E’ prevista una sosta senza ingresso presso la Galleria Pitti Mosaici, dove ancora oggi, esperti artigiani usano la tecnica del commesso fiorentino, continuando una tradizione promossa dalla famiglia Medici.
Il Tour terminerà in via Romana presso la pensione Annalena che ospitò Carlo Levi ed Eugenio Montale.
Cristina Masi
Una passeggiata alla scoperta delle storie di Firenze e dei suoi angoli più suggestivi, sulle orme di cospiratori, redentori e criminali di tutte le epoche. La città di Firenze nota per le sue bellezze, per le piazze ricche di opere d’arte, per i monumenti imponenti e per i sontuosi palazzi ci mostrerà il suo lato oscuro. Ci imbatteremo in racconti di storie di crimini e congiure, di condanne e punizioni che hanno avuto luogo nei vicoli bui e fatiscenti dei quartieri poveri così come nei ricchi ambienti delle famiglie abbienti, in un Medioevo brulicante e violento ma anche nell’elegante e colto Rinascimento. Oltre a uomini famosi come Dante Alighieri, Lorenzo de’ Medici e Niccolò Machiavelli, ci accompagneranno lungo il nostro percorso anche cittadini meno noti. Vedremo i luoghi che sono stati teatro degli eventi più celebri menzionati nei libri di storia, come la lotta tra Guelfi e Ghibellini e la congiura dei Pazzi, ma avremo modo di soffermarci anche su altre storie che in passato hanno tolto il sonno ai fiorentini. Storie di odio e di vendetta, di crimini e soprusi, ma anche di amore e di giustizia, storie di tempi in cui la giustizia non sempre trionfava e in cui il destino era spesso avverso.
Patrizia Bianchi
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Firenze divenne, dopo la metà dell’Ottocento, una delle mete preferite dagli stranieri, soprattutto inglesi e americani. I personaggi di cultura cercavano nelle strade della città, i ricordi della splendida stagione del Rinascimento e per vivere ancora più in sintonia con i secoli antichi, si stabilivano nelle ville in collina che le nobili famiglie fiorentine offrivano in affitto. Scrittori, poeti, artisti, personaggi del mondo culturale straniero popolavano le maestose dimore situate sulla collina di Bellosguardo e molto spesso le sceglievano come sfondo dei loro scritti o delle loro pitture. Passeggiare a Bellosguardo è scoprire queste figure eccezionali: romanzieri, pittori e pittrici, poeti e poetesse, rivivono anche attraverso la lettura di brani letterari che evocano l’atmosfera di un’epoca straordinaria, quando vivere a Firenze significava vivere nel Rinascimento.
Pauline Pruneti
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Marzo 2021
Firenze: riscoprire i luoghi che dal passato arrivano a noi, passeggiando per i “chiassi” e le vie del centro, immersi nell’arte, nella storia, nell’architettura.
Andremo sulle tracce di coloro che l’hanno abitata, e di quelli che ancora nel presente la rendono viva, raccontando aneddoti, storie, leggende, tramandate di generazione in generazione.
Passeggeremo davanti ai palazzi vissuti dai nobili, dai banchieri, davanti a musei che custodiscono gelosamente la storia dell’Uomo e “la Bellezza” che è stato capace di creare; attraverseremo le piazze con le loro fontane circondate da statue.
Il fiume Arno, come nastro d’argento, legherà questi racconti.
Tutto ci ricorderà la potenza della famiglia Medici che per tre secoli ha governato Firenze.
Un invito a guardare il bello che che ci circonda anche con gli occhi dell’anima.
Emilia Piscitelli
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La visita inizierà parlando dei ponti di Firenze e del fiume Arno, grande protagonista dell’ ascesa economica della città. Inizieremo da Ponte alle Grazie, ampiamente rimaneggiato nell’ 800 prima della distruzione da parte delle mine naziste. Parleremo dei lungarni ed inizieremo ad avvicinarsi a P.zza Demidoff per scoprire chi fosse questa famiglia russa che scelse Firenze come sua seconda patria.
Ci addentreremo in via San Niccolò (dopo aver sbirciato nelle botteghe di alcuni artigiani) ed inizieremo ad avvistare la mole della porta San Niccolò, una delle porte delle mura trecentesche sopravvissute in tutto il suo splendore.
Arrivati alla porta si iniziano a vedere le rampe del Poggi, connubio di architettura e natura, che rendono così elegante la collina.
Il recente restauro delle rampe le ha restituite alla loro bellezza che potremo ammirare avviandosi verso il Piazzale per una vista ristoratrice sulla città.
Termineremo a San Miniato al Monte con visita anche dell’ interno, per vedere il pavimento marmoreo, la cripta con i resti del santo, il tempietto rinascimentale voluto da Piero il Gottoso. Vi parlerò della storia di Miniato e di un altro santo così importante per Firenze e per la nascita di un ordine ancora oggi esistente.
Vi aspetto !
Antonio Bencistà
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Vi piacerebbe sapere di più sugli stemmi delle famiglie fiorentine? Con questa passeggiata scoprirai il mondo affascinante e sconosciuto dell’araldica.
Cos’era uno stemma? E un’impresa? Come detective, percorreremo le strade e i quartieri fiorentini a caccia di stemmi e delle storie delle famiglie, che li hanno tramandati.
Ci incontreremo in piazza SS. Annunziata e ci dirigeremo poi verso San Lorenzo e il quartiere dei Medici. Da piazza Santa Maria Novella, percorrendo via de’ Tornabuoni, attraverseremo l’Arno con destinazione finale piazza Santo Spirito.
Medici, Pucci, Rucellai, Antinori, Tornabuoni, Strozzi, Frescobaldi, Capponi e molte altre famiglie saranno raccontate attraverso i simboli e i segni, che ancora oggi si nascondono tra le decorazioni dei palazzi.
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Dopo una prima introduzione omaggeremo Giuseppe Poggi, architetto di Firenze Capitale, che volle fortemente la realizzazione di uno tra i più amati Giardini fiorentini, quello delle Rose, scrigno di magnifici fiori e di poetiche opere del grande maestro belga Folon, donate alla Città e qui felicemente collocate.
Passata la Porta a San Miniato e ricordando la tragica alluvione del 4 novembre 1966, della quale il quartiere rivela numerose tracce, proseguiremo per la Via di San Niccolò, nella storia della riva sinistra fiorentina, con lo sguardo rivolto a magnifiche botteghe artigiane come quella di Alessandro Dari, orafo, Sileno Cheloni e Lorenzo Villoresi, profumieri. Via de’Bardi ci accoglierà con le storie di antiche famiglie e palazzi, per poi ricordarci, da Piazza Santa Maria Soprarno, le orride mine che da qui in poi, verso Ponte Vecchio e fino a Piazza Pitti, mutarono per sempre il volto della Firenze diladdarno.
Via Guicciardini ci condurrà fino a Piazza Pitti e poi proseguiremo dallo Sdrucciolo – tra belle botteghe di argentieri, tessuti fiorentini, artigianato di qualità, in Piazza Santo Spirito. Qui incontreremo nuovamente Michelangelo, che trovò accoglienza tra le mura del convento agostiniano, per il quale realizzò, con gratitudine, il magnifico crocifisso in legno di tiglio riscoperto dalla storica dell’arte Margrit Lisner nel 1962.
In una città colma di cultura e di bellezze, emergono discrete e quasi invisibili, tracce e memorie di donne: di storia e leggenda, anonime o di potere, votate alla musica o al sentimento, alla poesia, al coraggio, fonte di ispirazione o mistiche ispirate. Insomma, un filo rosa che si dipana per piazze, palazzi, vicoli, cortili, giardini e che noi seguiremo di qua e di là d’Arno. Ben lungi da un dietro le quinte di una storia declinata al maschile, scintillerà come trama silenziosa che pazientemente, a suon di scandali, rivoluzioni, santificazioni ha scritto grandi pagine di attualità e progresso, fuori e dentro le mura domestiche.
Una luce su un patrimonio da valorizzare, orgoglio della nostra città.
Francesca Ermini
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Un itinerario alla scoperta della nuova citta ad ovest del centro storico cittadino, includendo il parco delle Cascine che si trova tra il quartiere città giardino dell’Isolotto vecchio e la nuova zona di Novoli, area ex-Fiat e Palazzo di Giustizia
Leonardo Lapo Bianchi
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Da Piazza della Repubblica (il Vecchio Ghetto) a Piazza d’Azeglio (la Nuova Sinagoga), passando da Via delle Oche, Via dell’Oriuolo, Ospedale di Santa Maria Nuova, Rotonda Brunelleschi fino a raggiungere la Sinagoga: un excursus sulla storia degli ebrei a Firenze dagli “inizi” all’800 strettamente legato al Risanamento e alla Rivalutazione urbanistica con focus sul quartiere della Mattonaia e Piazza d’Azeglio. Quanto Firenze è cambiata nel corso dei secoli; quanto gli ebrei hanno contribuito al risanamento della città; quanto i palazzi della piazza D’azeglio raccontano una storia poco conosciuta, quanto gli edifici religiosi di entrambe le religioni, ebraica e Cristina, siano stati toccati dal risanamento; quante le opportunità che si sono venute a creare.
Serena Barbetta
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Se si accede al centro storico di Firenze dalla Porta a San Gallo di colpo lo sguardo si restringe, lasciandosi alle spalle lo spazio ampio e simmetrico di piazza della Libertà imbocchiamo una strada di pietra, stretta e profonda.
Stiamo entrando nella città medievale attraverso l’antico cardo romano, la strada antica che insieme al decumano stava alla base dello sviluppo urbanistico di ogni città dell’Impero.
La via San Gallo, passaggio privilegiato per chi arrivava a Firenze dal nord, era per questa sua funzione strategica una strada molto frequentata e ambita: lungo il suo tracciato durante il Medioevo sono sorti ospedali, conventi, oratori e sedi di congregazioni religiose. Se ne contano almeno venti! Ma anche palazzi di nobili famiglie e sedi di prestigiose attività artigianali. Anche i Medici scelsero quest’area come luogo strategico per la loro ascesa. La chiesa e il monastero di San Marco, nella piazza che si raggiunge allontanandosi appena un po’ da via San Gallo, sotto l’influenza della celebre famiglia, crebbero di importanza e di prestigio.
Sarà divertente e sorprendente il romanzo suscitato da un numero incredibile di testimonianze storiche e artistiche, concentrate in così poche centinaia di metri.
Scoprirete che anche i fiorentini hanno avuto la gloria, superba in verità, di un arco di trionfo e per di più di dimensioni impressionanti, oppure che il primo ospedale psichiatrico di Firenze si trovava proprio in via San Gallo o che in uno dei tantissimi monasteri lungo la via, le donne “scomode” di casa Medici venivano confinate, quando i loro comportamenti, scelte o costumi, rischiavano di danneggiare il prestigio pubblico della potente casata. Vedremo anche delle attività artigianali che qui ancora resistono e vi racconterò dell’affascinante e ancora viva tradizione dell’artigianato artistico fiorentino.
Non resta che lasciarsi guidare indietro nel tempo lungo un percorso su cui affacciano i racconti dei secoli, sotto forma di facciate, tabernacoli venerati, stemmi orgogliosi, botteghe artigiane e ogni altro simbolo fiorentino dell’ingegno, della fede e del potere.
Rubina Tuliozi
https://www.facebook.com/scoprifirenzeconRubina

Si parte da Ponte Vecchio per raggiungere il Forte Belvedere, salendo da Costa San Giorgio, dove in passato Galileo Galilei acquistò alcune case. La prossima tappa è Piazzale Michelangelo, famoso per il suo panorama. E più in su, la Basilica di San Miniato al Monte: la chiesa fiorentina la cui abside si illumina per prima alla luce dell’alba. Per i più audaci, non ci fermiamo. Il percorso può proseguire in direzione di Arcetri, dove in tempi più recenti, fu costruito l’Osservatorio Astrofisico, in memoria del padre della scienza moderna Galileo Galilei, che nella vicina Villa Il Gioiello visse fino alla fine della sua vita. Le colline di Firenze rientrano nel Patrimonio dell’umanità dell’Unesco, per la loro bellezza, la storia e per gli spettacolari panorami che si aprono verso la città.
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Il percorso prende avvio dai luoghi in cui è documenta la presenza delle carceri più antiche di Firenze (torredella Pagliazza, le burella del teatro romano, torre di Arnolfo) e prosegue fino al Bargello e poi al teatro Verdi dove un tempo si ergeva il carcere delle Stinche. Da qui, percorrendo una parte tragitto che conduceva i condannati a morte al patibolo, si giunge alle Murate. Il percorso si conclude con la visita della sezione del carcere duro delle Murate.
Francesca Carboni Righi
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Quando si parla della storia si parla sempre dei grandi uomini che l’hanno fatto, ma la storia è stata fatta anche da grandi, grandissime donne.
La nostra passeggiata ci porterà nei luoghi dove hanno vissuto o dove sono sepolte alcune delle più grandi donne di Firenze, coloro che non hanno solo calcato la scena come coprotagoniste ma che la storia l’hanno fatta grazie alle loro scelte e alle loro idee.
Incontreremo granduchesse, poetesse, artiste e popolane, Firenze è diventata grande grazie a tutte loro.
Francesca Meoni
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Una passeggiata alla scoperta di curiosità.
Firenze offre non solo le meraviglie dei suoi monumenti e dei suoi musei ma anche quelle delle sue strade, quei palazzi e quelle piazze che nascondono lo Spirito della Firenze passata che, una volta richiamato, non scorderete più. Questo tour vi farà sbirciare dalle “finestre” che si aprono non su un altro spazio ma su un altro tempo. Scoprirete gli eventi e i personaggi che vi faranno conoscere più intimamente la città e il suo passato: i primi ospedali, i grandi navigatori, i palazzi e le loro architetture, la storia di un furto, di un’ingiustizia politica, quella di uno scandalo e tanto altro.
Il tour partirà da Piazza Ognissanti e finirà in Oltrarno.
Lucia Lazic
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