A Pisa sbarca il “Mercato europeo” da giovedì 14 a domenica 17 aprile

mercatoTrentaquattro banchi in rappresentanza di 14 nazioni europee e 3 extra, 10 novità assolute nei quattro giorni di festa in piazza Vittorio Emanuele. Questi i numeri del Mercato europeo organizzato da Confesercenti Toscana Nord e Anva (l’associazione dei venditori ambulanti) nazionale, che da giovedì a domenica torna a Pisa dopo il successo dell’edizione 2015; un grande bazar di profumi, colori e sapori multiculturali.

Un viaggio per il continente attraverso espositori che porteranno loro prodotti originali.

«Torniamo con questa iniziativa dopo il grande successo dell’anno scorso spiega il direttore Confesercenti Toscana Nord Marco Sbrana -. Un successo non solo per la presenza della tantissima gente negli stand, ma anche per le ricadute sul commercio a posto fisso. Non a caso i commercianti sono stati i primi a chiedere di riconfermare questo appuntamento. Appuntamento sicuramente di qualità in grado da attrarre presenze delle città vicine. E proprio sulla qualità dell’evento si è espresso anche l’assessore al commercio Andrea Ferrante. Come comune intendiamo qualificare le nostre proposte per attrarre visitatori. E quindi ben vengano iniziative come queste che fanno della qualità e della professionalità degli espositori il loro marchio distintivo. La peculiarità del Mercato europeo è la presenza di espositori dei Paesi di origine.

«La nostra manifestazione spiega il segretario nazionale di Anva Confesercenti, Adriano Ciolli – punta a far conoscere la tradizione commerciale, gastronomica e artigianale delle nazioni europee in un’ottica di apertura e confronto culturale. Ma non ci sarà solo l’Europa. Avremo anche un banco di gastronomia messicana, le sete indiane e soprattutto un artigiano siriano. In periodo di conflitto per la Siria, abbiamo accolto con entusiasmo questo banco che venderà tra l’altro prodotti in legno di olivo della Palestina».

Tutti i giorni dalle 10 alle 22, quindi, sarà possibile passeggiare tra gli stand che vanno dalla Scandinavia alla Mittel Europa, dai Balcani ai Mediterraneo. Per fare qualche esempio, dalla Francia le famose crêpes parigine, biscotti, lavanda e prodotti provenzali; dall’Austria strudel, torta sacher, kanederli e wurstel; dalla Germania e dall’Irlanda le celebri birre fino all’artigianato in legno della Slovenia, ai fiori dell’Olanda, alle pelli di renna e l’artigianato della Finlandia. E ovviamente tanta Italia: dai vetri di Murano ai prodotti tipici di Valle d’Aosta, Puglia e Sicilia.

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