Intervista a Gianni Masoni Responsabile Turismo Confesercenti Toscana

“Dopo anni di rinvii, è finalmente partita la revisione della normativa di settore: una priorità per il nostro mondo.”

Gianni MasoniMasoni, tracciamo un quadro generale della legislazione regionale in materia di turismo.

Dopo anni di rinvii, è finalmente partita la revisione della normativa di settore: una priorità per il nostro mondo. Purtroppo la situazione generale rimane ancora molto incerta, in conseguenza della non ancora approvata definitivamente riforma costituzionale (titolo V).

Il Consiglio Regionale, su proposta della Giunta Regionale, ha approvato prima la riforma di Toscana Promozione, smantellando l’impianto che vedeva accentrato in un unico organismo tutta la promozione delle attività economiche della Regione, lasciando a Toscana Promozione solo il compito di promuovere il turismo e riportando la promozione del manifatturiero e l’attrazione degli investimenti fra le competenze della Giunta; poi ha approvato una revisione della normativa che disciplina le funzioni amministrative in materia di turismo, adottata poco prima della fine dell’anno.

Si tratta di provvedimenti complementari, grazie ai quali l’organizzazione pubblica del turismo ricomincia ad assumere una fisionomia abbastanza razionale, superando il vuoto determinatosi con l’abolizione delle APT e con la revoca alle Province delle funzioni in materia di turismo.

Un passo avanti, ma è sufficiente?

La norma introduce alcune innovazioni utili, ma ancora non sono sufficienti: in primo luogo è assurda la divisione fra informazione comunale e sovra comunale. Il sistema di informazione ed accoglienza ha un senso e soprattutto sarà efficace se integrato ed organizzato, su scala regionale. Inoltre, la volontarietà dell’aggregazione territoriale è un punto debole che rischia di far fallire l’intero provvedimento. Senza dimenticarsi che gli ODT sono scatole vuote, o meglio, contenitori senza regole. Infine, risultano inadeguati i tempi di programmazione degli interventi. Qualunque piano di marketing territoriale richiede strategie e programmi di medio-lungo periodo.

Una partita molto importante si giocherà con la revisione del lr 42/2000 Testo Unico Leggi Regionali Turismo. Come si pone Confesercenti?

La parola d’ordine deve essere semplificazione:  modifica degli artt. 3 e 4, concentrando, così, nei Comuni tutte le funzioni amministrative relative alle imprese turistico; un vero Sportello Unico (SUAP) anche in materia di Edilizia ed Urbanistica; l’eliminazione della denuncia di prezzi e caratteristiche (artt. da 73 a 80); e fornire alla Regione funzioni in materia di Statistica e Pro-loco.

Sarà, inoltre, fondamentale, un effettivo coordinamento delle iniziative promozionali e la gestione dell’osservatorio turistico regionale.

Si dovrà puntare all’eliminazione dell’attività non professionale (non imprenditoriale) di affittacamere e siamo contrari all’introduzione di un attività non imprenditoriale di case e appartamenti per vacanza.

Per quanto riguarda i campeggi puntiamo all’innalzamento del limite oggi fissato al 40% del totale delle piazzole, utilizzabile per installare case mobili o strutture analoghe.

Case vacanza, agenzie di viaggio e professioni turistiche; cosa c’è da fare?

Per quanto riguarda case e appartamenti per vacanza siamo per il mantenimento dell’attuale regime, precisando comunque l’assenza di servizi centralizzati di qualsiasi tipo. E’ necessario confermare che la gestione “non occasionale ed organizzata” anche di un solo appartamento configura l’attività di CAV, in particolare quando viene affidata a terzi ed effettuata in maniera ricorrente o stagionale.

E’ importante precisare che si configura la locazione turistica solo in caso di mero uso dell’immobile in assenza di qualsiasi servizio o dotazione prevista per le case e appartamenti per vacanza.

Per quanto riguarda le agenzie di viaggio, fra le attività esercitabili, riconosciamo un loro ruolo nell’intermediazione dell’affitto turistico.

Per quanto concerne le Guide Turistiche, si auspica: il superamento delle esenzioni; una nuova normativa per la formazione che consenta l’accesso ai siti speciali; ed una norma transitoria per l’applicazione in Regione della Riforma Nazionale.

Mentre per le Guide Ambientali, siamo favorevoli alla loro partecipazione prioritaria a corsi.

Sharing Economy, un tema delicato e rilevante al tempo stesso. Come affrontare la questione?

Il fenomeno della sharing economy è esploso particolarmente nel settore ricettivo delle città d’arte, ma sta emergendo anche nella ristorazione. Non siamo contrari, a priori, verso queste nuove forme di ricettività e ristorazione. Si tratta di individuare una linea di demarcazione che consenta di distinguere fra effettive attività di condivisione, che non potranno avere dimensioni economiche rilevanti e nuove forme imprenditoriali, ancorchè informali, per le quali è necessario prevedere una progressiva emersione e regolamentazione.

La Direttiva Bolkestein applicata alle concessioni demaniali ed alla professione di guida turistica ed ambientale. Qual è la posizione di Confesercenti?

La nostra associazione si è distinta per l’iniziativa volta ad abolire l’art. 49 del Codice della Navigazione ed introdurre il diritto all’indennizzo per gli imprenditori che non vedessero rinnovata la loro concessione. Inoltre, utilizzando spazi messi a disposizione della stessa normativa statale, ci siamo adoperati per costruire un percorso che consentisse il rinnovo delle concessioni per ulteriori vent’anni, a fronte di un piano d’investimenti coerente ed approvato dalle amministrazioni comunali interessate, garantendo l’indennizzo in quei casi in cui il rinnovo non potesse essere concesso. Su questo ultimo provvedimento, a seguito di un importante lavoro svolto con i comuni costieri di ANCI Toscana, la Regione ha adottato una proposta di legge che andrà in discussione nei prossimi giorni.

Per quanto riguarda le professioni di guida turistica e guida ambientale, dopo le importanti innovazioni introdotte a livello governativo, sempre in applicazione della Direttiva Bolkestein, stiamo lavorando per definire l’applicazione dei decreti governativi e per definire la normativa per l’accesso alla professione ed ai siti speciali. Il confronto su questi temi è sia con la Regione, sia con il Governo.

Per concludere, incentivi PMI e bandi comunitari. Facciamo il punto.

Il catalogo servizi qualificati, il bando internazionalizzazione ed il bando innovazione sono i tre strumenti attraverso i quali la Regione intende sviluppare la propria politica di sostegno alle PMI.

Il catalogo servizi qualificati è lo strumento attraverso il quale la Regione individua la tipologia di interventi finanziabili. Fino all’anno scorso il catalogo era strutturato esclusivamente per il manifatturiero. Da quest’anno è stato integrato con una serie specifica di servizi d’interesse per le imprese del turismo e del commercio. Inoltre, sono stati migliorati alcuni parametri che riguardano servizi utili ai nostri comparti.

Per quanto riguarda il Bando Innovazione, tempi e budget disponibile ancora non sono stati definiti per il triennio. Nel corso del mese di aprile è prevista l’uscita del Bando Internazionalizzazione, sulla base degli indirizzi e dei criteri di selezione  e della tipologia di servizi indicati nel Catalogo servizi qualificati. Gli interventi finanziabili riguardano sia imprese singole che raggruppamenti.

 

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