Chiude in attivo per 66mila euro il 2015 di Firenze Fiera: un risultato che, rivendica con orgoglio la società nella nota diffusa al termine del Cda chiamato ad approvare il progetto di bilancio, è stato ottenuto «per effetto della sola gestione caratteristica», senza l’apporto di poste straordinarie.
Un dato che, unito alla chiusura in positivo del 2014, fa dire al presidente Luca Bagnoli (nella foto) che la missione del risanamento affidatagli dalla Regione Toscana (socia di maggioranza col 31,85%) è compiuta, e che quindi il suo compito è concluso. «Penso sia giusto lasciare spazio – afferma – a chi saprà far crescere la società attraverso una strategia di più ampio respiro, anche organizzativo, proseguendo al contempo nel già avviato lavoro sui ricavi. Partendo dalla attuale gestione, finalmente in equilibrio, il quartiere fieristico-congressuale fiorentino, complice l’imminente ristrutturazione della Fortezza, potrà diventare il polo più importante nel centro Italia degli eventi nazionali e internazionali».
Il margine operativo lordo risulta in crescita per circa 800.000 euro rispetto al 2014 (in costanza dei costi relativi al personale), mentre il reddito operativo è positivo per circa 200.000 euro, mentre era stato negativo per 2 milioni nel 2013, e per 1,3 milioni nel 2014. La crescita tendenziale dei margini operativi, secondo Bagnoli, è «segnale inequivocabile di un risanamento ormai chiaramente realizzato». La società, nel 2015, ha prodotto un flusso finanziario di circa 1,4 mln.
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