Continua la lotta alla contraffazione da parte del gruppo fiorentino Salvatore Ferragamo. Nel corso del 2015, l’attività anticontraffazione condotta dalla maison di moda si è concentrata in particolare in Cina e sul canale internet ed ha portato al blocco di 91.000 offerte di vendita di prodotti contraffatti, mille in più rispetto all’anno precedente. I prodotti sono stati rimossi dai siti di aste online.
L’attività condotta da Ferragamo ha portato, inoltre, al sequestro e alla distruzione di oltre 12.500 falsi e alla confisca da parte delle Autorità doganali cinesi di oltre 12.400 articoli non originali in uscita dal Paese.
«Da alcuni anni abbiamo intensificato la lotta per proteggere il brand e la nostra clientela – commenta il presidente del gruppo, Ferruccio Ferragamo – e nel 2015 abbiamo incrementato ulteriormente il numero di piattaforme di e-commerce monitorate. Per quanto riguarda invece il mercato cinese, abbiamo proseguito e rafforzato i controlli nelle attività offline, in particolare nell’ambito delle fiere di settore e dei resellers. In Cina abbiamo ottenuto il difficoltoso riconoscimento di marchio notorio, uno strumento di enforcement che ci permette un notevole risparmio di tempi e costi nella lotta ai falsi».
Inoltre, sempre nell’ottica di contrastare la contraffazione, a partire dalla collezione Pre fall 2014, in tutti i modelli di calzature donna di Salvatore Ferragamo è stato inserito nella scuola della scarpa sinistra un chip che permette la tracciabilità del prodotto. Il tag Nfc non può essere contraffatto e il posizionamento all’interno della calzatura non è visibile. L’obiettivo dell’utilizzo di questa tecnologia è di garantire l’autenticità del prodotto attraverso il controllo dell’origine ed avere una tracciabilità certa per un maggiore controllo nella lotta ai falsi.
Il progetto è stato esteso alle calzature uomo dalla pre collezione estate 2015 e ai prodotti Small Leather Goods donna/uomo, valigeria e borse donna dalla collezione Ai 2015.
© RIPRODUZIONE RISERVATA – Toscana24