“La carta degli aiuti a finalità regionale dell’Italia definisce le zone che possono beneficiare di aiuti a finalità regionale agli investimenti ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato e fissa i livelli massimi di aiuto (cosiddette “intensità di aiuto”) per le imprese nelle regioni ammissibili. La carta si applica nel periodo compreso tra il 1 luglio 2014 e il 31 dicembre 2020.”
“Ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE, possono essere ammissibili anche altre regioni svantaggiate rispetto alla media UE o nazionale (ma con un PIL pro capite superiore al 75% della media UE), a condizione che rispettino determinati criteri e un massimale di copertura complessiva in termini di popolazione. Ciò consente agli Stati membri di risolvere le proprie disparità regionali. Trattandosi di regioni meno svantaggiate di quelle con un PIL pro capite inferiore al 75% della media dell’UE, sia la portata geografica che l’intensità degli aiuti saranno più limitate. All’interno di questa categoria, 25 zone comprendenti il 5,03% della popolazione italiana sono ammissibili agli aiuti a finalità regionale agli investimenti, a un’intensità massima di aiuto del 10% per le grandi imprese.”
“Per i progetti di investimento con spese ammissibili non superiori a 50 milioni di EUR, tale massimale è aumentato di 10 punti percentuali per le medie imprese e di 20 punti percentuali per le piccole imprese quali definite nella raccomandazione della Commissione, del 6 maggio 2003, relativa alla definizione delle micro imprese, piccole e medie imprese (GU L 124 del 20.5.2003, pag. 36). Per i grandi progetti di investimento con spese ammissibili superiori a 50 milioni di EUR, tale massimale è soggetto a correzione ai sensi del punto 20 lettera c), degli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale 2014-2020.
In Toscana:
– I Comuni di: Massa, Carrara, Fivizzano, Comano, Casola in Lunigiana.
– I Comuni di: Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo, Suvereto.