“Il commercio è l’essenza del servizio ai visitatori e ai residenti”

NELLA FOTO MASSIMO BIAGIONI DIRETTORE REGIONALE CONFESERCIENTI TOSCANA
Dopo i primi sei mesi di rodaggio, chiede “scelte nette” alla Regione Toscana?
L’impressione che, tutt’ora, permane è di una macchina, ancora, “strabica” che non riesce a guardare tutti i settori dell’economia toscana con la stessa intensità. Vi è un atteggiamento di sufficienza nei confronti del terziario in generale; ciò si percepisce, già, dalle prime decisioni prese.
A quali decisioni si riferisce, in particolare?
Faccio riferimento alle decisioni di non intervenire nel comparto del credito, escludendo il sistema dei Comfidi da incentivi; che invece potrebbero avere, come noto, un forte effetto moltiplicatore.
Su Fidi Toscana siamo passati da un’estremità all’altra, prima tutto ora niente; riservando al microcredito uno spazio eccessivo.
Su quali tematiche occorre un’accelerazione?
Occorre accelerare le due normative che riguardano commercio e turismo perché significa impattare su una serie di questioni che sembrano minori, ma sono fondamentali per le imprese: dalla promozione turistica alle sagre, all’animazione nei Centri Commerciali Naturali.
Quali nuovi scenari si immagina per il commercio ed il turismo?
In prospettiva bisogna inserire il commercio ed il turismo in simbiosi con le specificità della Toscana, dalla cultura allo sport, dall’agricoltura all’artigianato artistico e alla manifattura di qualità. Avendo presente che un tassello fondamentale è la vita del commercio nelle piccole città e nei paesi; perché il commercio è l’essenza del servizio ai visitatori e ai residenti
Un nuovo modello di città?
In sostanza si deve realizzare un modello di Città vive dove la residenza, anche di giovani e anziani, deve essere l’elemento portante delle scelte. Bisogna assolutamente evitare di spostare i consumi verso le periferie, rendendo morte un’infinita serie di località che non possono contare su importanti presenze turistiche.
Come giudica il livello dei servizi in Toscana?
Il livello dei servizi, a cominciare dai trasporti, è un gap che deve essere superato. Alcune realizzazioni sono state terminate, altre sono in costruzione, altre ancora da progettare; ma una mobilità soprattutto interna nella Regione, oltre che migliorare la qualità della vita, potrebbe diffondere quote di reddito sull’intero territorio.
Ha idee su come finanziare lo sviluppo in Toscana?
Si parla molto della necessità di risorse. Le presenze ufficiali di turisti in Toscana sono oltre 40 milioni e quelle effettive sono stimate a circa il doppio. Se la tassa di soggiorno, pur riducendola, fosse applicata a tutti, uscendo dalla logica del singolo comune, immaginiamoci quante risorse potrebbero arrivare per finanziare lo sviluppo.