Aumentano i prestiti al settore privato da parte delle banche italiane. E’ in una inversione di tendenza che vede il ritorno al segno positivo dopo molti anni. Era dal luglio del 2012 che mancava il segno più. E’ quanto emerge dal bollettino statistico pubblicato da Bankitalia con il focus sui bilanci delle banche. Nel documento si legge di un +0,6% annuo dei prestiti al settore privato, nel novembre 2015: ma già da giugno quelli alle famiglie avevano arrestato il calo, la novità riguarda il ritorno in positivo anche per le società non finanziarie. Nel dettaglio, infatti, le erogazioni alle famiglie sono salite a novembre dello 0,8% annuo e quelle alle società dello 0,2%. Ma c’è una importante annotazione da parte della stessa Bankitalia: “Le variazioni sui dodici mesi di prestiti e depositi potrebbero riflettere gli effetti della diversa scadenza fiscale per i versamenti in autotassazione, fissata nel 2015 al 30 novembre e nel 2014 al 1 dicembre”. Quindi un effetto anticipo rispetto al 2014Raccolta. A novembre il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 2,3 per cento (5,3 per cento a ottobre). La raccolta obbligazionaria, incluse le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 15,6 per cento su base annua (-16,3 per cento nel mese precedente).
Prestiti. I prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato un aumento su base annua dello 0,6 per cento (-0,5 per cento nel mese precedente). I prestiti alle famiglie sono cresciuti dello 0,8 per cento sui dodici mesi (0,5 per cento a ottobre); quelli alle società non finanziarie sono cresciuti, sempre su base annua, dello 0,2 per cento (-1,2 per cento a ottobre). Le variazioni sui dodici mesi di prestiti e depositi potrebbero riflettere gli effetti della diversa scadenza fiscale per i versamenti in autotassazione, fissata nel 2015 al 30 novembre e nel 2014 al 1° dicembre.
Sofferenze. Il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze – senza correzione per le cartolarizzazioni ma tenendo conto delle discontinuità statistiche – è risultato pari all’11,0 per cento, come a ottobre.
Tassi di interesse. I tassi d’interesse sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono stati pari al 2,85 per cento (2,87 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,29 per cento (8,37 nel mese precedente). I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 2,76 per cento (2,86 per cento nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all’1,28 per cento (1,35 per cento a ottobre). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,54 per cento.