Pistoia – Parcheggi e Futuro della città

 

Pistoia. Il Sindaco Bertinelli non difetta certamente di visione strategica lungimirante per la riqualificazione della città. E’ una dote abbastanza rara. Lo sguardo lontano è importante perché siamo in un’epoca di cambiamenti rivoluzionari che per realizzarsi in forma compiuta avranno bisogno di 10 anni. Le Camere di Commercio dovranno fondersi. Le Province, dopo il referendum costituzionale, saranno completamente soppresse. La distanza tra Comuni come sono oggi e Regione, senza le Province, è enorme. Da qui la necessità della fusione tra Comuni, al fine di ricostruire ambiti territoriali adeguati al governo dei territori.

 

Il futuro del commercio, ormai completamente liberalizzato, dipenderà dalla qualità del governo del territorio: programmazione urbanistica, mobilità, trasporto pubblico, parcheggi, accessibilità. Azioni decisive, nel rispetto del pluralismo delle forme distributive, per la vita dei negozi di vicinato, delle attività commerciali, del turismo; essenziali per non desertificare le città quale fonte di PIL, imprese e occupazione.

 

Temi e concrete proposte dei convegni Confesercenti dal 2011, nei quali fu battezzato il percorso Stazione F.S./Globo come una possibile via Fillungo pistoiese. Lo sviluppo a sud di attività pubbliche, commercio, servizi, nuovo ospedale è ormai in fase avanzata. Il suo collegamento con il centro storico è dunque fondamentale e doveroso. Ma non basta. Sarebbe semplicistico ritenere che parcheggi e servizi di una nuova città, dotata di un potente potere di attrazione complessivo, siano sufficienti ed equilibrati anche ai fini delle necessità del centro storico. Così le attività del centro, a parte forse la Sala, sarebbero condannate a morte. Bene, quindi, la riconversione del vecchio ospedale per funzioni pubbliche, parcheggi, residenze, la crescita di attività culturali e museali. Ci vuole tempo per la loro realizzazione.

 

Le imprese per avere un futuro bisogna che vivano oggi. Alla visione strategica occorre accompagnare un sano pragmatismo. In linea di principio come si può essere contrari a Piazza dello Spirito Santo senza auto, a obiettivi di pedonalizzazione di aree storiche. Le parti di città ad ovest e a nord, già molto impoverite di attività, emarginate economicamente, non possono essere riqualificate e vive in assenza di parcheggi, di percorsi sicuri (parcheggio al seminario e collegamento tra il vecchio ospedale ed il centro), come proposto sempre nei convegni Confesercenti. La centralità del parcheggio Lingottino è indiscutibile. La proprietà non è disponibile? Acquisisca la struttura il Comune e la metta a bando per la realizzazione di un moderno parcheggio che sicuramente può essere redditizio.

 

Una città riqualificata non può prescindere dal dare il servizio di sosta sia agli utenti delle attività, sia ai residenti, quale condizione per togliere le auto delle principali strade. Si tratta di una difficile operazione di sintesi. Un alto profilo di governo il cui obiettivo è una efficace e concreta risposta ai bisogni dei cittadini e delle imprese. In sostanza una più elevata qualità della vita e la crescita della competitività economica della città.

Nota di Riccardo Bruzzani – Direttore Confesercenti Pistoia

 

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